Prima traccia, per corno di bassetto e elettronica dal vivo, segna l'inizio della mia collaborazione con Michele Marelli, su istigazione di Mario Messinis e con la fidatissima guida nelle magie del suono amplificato, spazializzato e trasformato di Alvise Vidolin.
Il titolo allude al fatto di cominciare un'esplorazione, di dover dunque tracciare un primo solco in un territorio supposto vergine (per me lo è: è la prima volta che scrivo per corno di bassetto). Di dover indicare un (labile) confine: che non chiuda e circoscriva il territorio in corso di esplorazione, ma che sia oltrepassabile e apra ad altri territori. Ciò grazie alla scoperta, tuttora in corso, delle particolarità e delle specificità sonore di uno strumento per me nuovo come il corno di bassetto, e al live electronics. Tracciare un primo segno per trascenderlo in un secondo, in un terzo, in ulteriori altri che lo sviluppino, lo potenzino, ne oltrepassino le possibilità e il senso.
Questo pezzo, diviso in tre parti non combacianti sia per il trattamento elettronico che per la scrittura strumentale, è dedicato a Mario Messinis, le cui memorabili Biennali di Venezia, anni or sono, furono per me la prima traccia indelebile di un cammino nell'universo della composizione musicale che allora (primissimi anni '80) doveva ancora incominciare.
SG 3.9.17